Cosa ci dice la ricerca
L'attività agonistica ai tempi del COVID-19
PROGETTO COVID-19
A partire dai primi mesi del 2020, il contesto sportivo italiano ha dovuto fronteggiare l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da COVID-19. Società sportive e atleti italiani sono stati tra i primi a vivere le restrizioni dovute alle misure di prevenzione.
Tra le varie conseguenze, le misure di contenimento adottate hanno avuto una ricaduta anche sul contesto sportivo, impattando a vari livelli su atleti, allenatori, staff tecnico e dirigenziale, tutti costretti ad allontanarsi dai luoghi usuali di allenamento, di lavoro e di socialità (Jukic et al., 2020).
Gli atleti si sono trovati a confrontarsi con diverse sfide e difficoltà legate all'isolamento sociale, alle interruzioni di carriera, all’incertezza del processo di qualificazione alle diverse competizioni (Schinke et al., 2020).
Anche gli allenatori si sono trovati a fronteggiare una situazione stressante che li ha costretti a un autoisolamento a casa, limitandoli nella possibilità di impegnarsi a livello professionale e di interagire di persona con i propri atleti.
Proprio per questi motivi, abbiamo deciso di strutturare, con la collaborazione della Scuola dello Sport, un progetto di ricerca "Sport and Stop: l'attività agonistica ai tempi del Coronavirus (COVID-19), che potesse valutare l’impatto del lockdown sul contesto sportivo italiano, in particolar modo su atleti e allenatori over 18, e creare una pagina Facebook che potesse fornire spunti di riflessione sul tema.
In particolar modo, nei nostri tre studi, abbiamo analizzato in che modo la pandemia ha influenzato il costrutto di identità degli atleti e la loro regolazione emotiva (Costa et al., 2020); abbiamo poi approfondito il ruolo dello stress percepito degli atleti nella gestione della crisi pandemica (di Fronso et al., 2020); infine, nel terzo studio ci siamo soffermati sullo stress percepito da parte degli allenatori e sulla loro capacità di regolare le emozioni in questa situazione di forte crisi (Santi et al., 2021). E' invece in corso di stesura l'articolo sulla differenza negli obiettivi tra atleti e allenatori, pre e post lockdown.
Sulla base dei risultati, che potrete riscontrare negli articoli sopracitati, si evidenzia la necessità di fornire ai vari attori del contesto sportivo – anche grazie al supporto di professionisti specializzati in psicologia dello sport – indicazioni su come intervenire per ridurre lo stress e migliorare la propria gestione dei pensieri e delle emozioni negative, al fine di rivalutare in modo funzionale e adattivo una situazione critica. Tali attività risulterebbero utili a promuovere la fiducia in sé stessi, il miglioramento delle capacità di concentrazione, la capacità di strutturare obiettivi in modo adeguato e soddisfacente, nonché il miglioramento della propria consapevolezza.
Per questo motivo il 5 Novembre 2020 abbiamo esposto i risultati della nostra ricerca all'interno del Corso per Esperti di Preparazione Fisica della Scuola Dello Sport.
Tuttavia, in questo momento, dato il prolungarsi della situazione di crisi, abbiamo strutturato un ulteriore ricerca per valutare l’impatto sul sistema sportivo italiano, in riferimento sia alle variabili precedentemente analizzate sia alle varie difficoltà collegate alla ripresa dell’attività sportiva e agonistica, approfondendo il tema del burn-out. Infatti, la situazione attuale, fatta di rinunce, frustrazione e preoccupazioni per il futuro di diversa natura pone a rischio di esaurimento emotivo, depersonalizzazione e ridotta realizzazione personale sia gli atleti che gli allenatori.
Se siete interessati agli ulteriori sviluppi della ricerca, ma soprattutto ai risvolti applicativi rimanete connessi con la nostra pagina Facebook.