La consapevolezza di sé e delle proprie capacità è un elemento fondamentale sia nella carriera di un atleta che in quella del genitore, soprattutto se stiamo parlando di giocatori in fase giovanile. Ogni prestazione infatti è strettamente legata alla percezione di competenza in un dato compito e dalla relativa relazione con il proprio punto di riferimento fuori dal campo, ovvero il genitore.
Diverse ricerche (vedi Harwood e Knight, 2015) hanno scoperto che il sostegno e l'incoraggiamento dei genitori sono positivamente associati alla competenza, al divertimento, alla motivazione e all'autonomia dei figli. Tuttavia, i genitori hanno anche un impatto potenzialmente negativo producendo ansia da prestazione, attraverso la critica verbale, comportamenti conflittuali e manifestazioni di rabbia durante le competizioni.
Sebbene si sia tentati di concludere che certi comportamenti dei genitori siano in assoluto negativi o positivi, il loro coinvolgimento è molto più complesso. Ad esempio, alcuni comportamenti (presenza, consigli, incoraggiamento, supporto emotivo) possono avere un effetto positivo durante la prima infanzia, ma successivamente portare a conflitti con l’allenatore e/o con gli atleti (Lauer et al., 2010), i quali necessitano di autonomia (Deci e Ryan, 2002).
Ma come funziona un percorso di preparazione mentale per i genitori ??
Molte società, per affrontare questo tema, fissano un decalogo, cioè delle regole che consigliano o obbligano i genitori a determinati comportamenti, a prescindere dal contesto sportivo, non riscontrando però grande successo.
Con i genitori, invece, deve essere cercata e creata un’alleanza, una collaborazione per realizzare percorsi formativi personalizzati, ed è possibile approfondire diversi temi, tra cui:
la consapevolezza e il ruolo del genitore nella crescita sportiva del proprio figlio/a;
la condivisione degli obiettivi personali e del figlio/a;
la definizione e la gestione delle aspettative genitoriali;
l'importanza della comunicazione, dei feedback e delle relazioni, dentro e fuori dal campo;
la conoscenza e la gestione mentale del pre, durante e post gara;
... e molto altro.
Questi percorsi possono essere organizzati sia in gruppo che singolarmente, l'obiettivo è di dare l'opportunità ai genitori di conversare su una tematica, di esplorare e confrontare le proprie esperienze, piuttosto che creare una serie di lezioni ed incontri formativi, utili ma fini a sé stessi.
Sei una società sportiva o un singolo genitore ?? Vuoi migliorare le tue conoscenze per aiutare tuo figlio nella crescita personale e sportiva ??
Non pensare che sia tempo perso lavorare con i genitori, anzi, vedrai che potrà essere molto soddisfacente e produttivo. Per questo motivo ti consiglio di leggere come posso esserti utile nella mia pagina personale https://www.sergiocostapsicologosport.com/cosa-fa-psicologo-sport-roma oppure di contattarmi alla mail costasergio@hotmail.it o al numero di telefono +39 3899715681.
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