Nel 2019 è stato stimato che una persona su otto (circa 970 milioni) era affetta da un disturbo di salute mentale e quasi una su due (44%) ne soffrirà nel corso della propria vita. I costi globali annuali di tali disturbi sono stati stimati a 2,5 trilioni di dollari e si prevede aumenteranno fino a 6 USD entro il 2030. La depressione è la principale causa di malattie legate alla salute mentale, mentre l’ansia è il disturbo mentale prevalente. Inoltre, la pandemia di COVID-19 è stata associata a un aumento dei tassi di disagio psicologico, con una prevalenza compresa tra il 35% e il 38% in tutto il mondo.
Cosa fare quindi con questi dati?
La gestione dello stile di vita, come l’esercizio fisico, l’igiene del sonno e una dieta sana, sono inseriti tra le linee guida di pratica clinica in diversi paesi, insieme alla psicoterapia o alla farmacoterapia per la gestione del disagio mentale.
Infatti, nel mondo, sono stati condotti centinaia di studi che hanno esaminato gli effetti dell’Attività Fisica (AF) sulla depressione, sull’ansia e sul disagio psicologico, molti dei quali suggeriscono che potrebbe avere effetti simili alla psicoterapia e farmacoterapia (e con numerosi vantaggi in termini di costi, effetti collaterali e benefici sanitari accessori). Nonostante l’evidenza di tali benefici l’attività fisica non è stata ancora ampiamente adottata a livello terapeutico. La resistenza dei pazienti, la difficoltà di prescrivere e monitorare l’AF in ambito clinico hanno probabilmente impedito una più ampia adozione nella pratica.
Tuttavia, una recente review di Singh e colleghi (2023) ha riportato i risultati di 1.039 studi e che hanno coinvolto più di 128 mila partecipanti.
I risultati suggeriscono che l’attività fisica è efficace nel migliorare i sintomi della depressione e dell’ansia. In particolar modo, i maggiori benefici sono stati osservati nelle persone affette da depressione, nelle donne incinte e dopo il parto, negli individui apparentemente sani e negli individui con diagnosi di HIV o di malattie renali. Tutte le modalità di AF erano efficaci e l’esercizio ad alta intensità era associato a maggiori miglioramenti per la depressione e l’ansia. Ad esempio, esercizi di resistenza hanno avuto effetti maggiori sulla depressione, mentre lo Yoga e altri esercizi mente-corpo sono stati più efficaci nel ridurre l'ansia. Tuttavia, gli interventi di durata più lunga hanno avuto effetti minori rispetto a quelli di breve e media, sebbene abbiano comunque avuto effetti positivi.
L’attività fisica, sostengono gli autori, migliora la depressione attraverso vari meccanismi neuromolecolari tra cui una maggiore espressione di fattori neurotrofici, una maggiore disponibilità di serotonina e norepinefrina, la regolazione dell'attività dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene e una ridotta infiammazione sistemica. Pertanto, l’attività fisica a bassa intensità potrebbe essere insufficiente per stimolare i cambiamenti neurologici e ormonali associati a miglioramenti più ampi nella depressione e nell’ansia.
Concludendo, tali risultati aggiungono ulteriore supporto alle linee guida sulla salute pubblica, che raccomandano un’attività fisica multimodale, di intensità moderata e vigorosa. Inoltre, è importante ragionare sulla durata degli interventi. Non servono infatti periodi lunghi di allenamento per dare benefici psicologici, forse perchè meno facili da rispettare e più onerosi per i partecipanti, ma esercizi strutturati ad alta o bassa intensità, tarati sulle esigenze del paziente.
Bibliografia
Per tutti i riferimenti bibliografici consultare l’articolo di Singh et al., 2023, Effectiveness of physical activity interventions for improving depression, anxiety and distress: an overview of systematic reviews.
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