Diverse sono state le ricerche che hanno cercato di approfondire l'importanza della formazione arbitrale, in particolar modo cercando di migliorare i processi decisionali (Catteeuw, Helsen, Gilis, & Wagemans, 2009; Mallo, Gonzalez Frutos, Juárez, & Navarro, 2012) e le abilità psicologiche da utilizzare in gara (Guillén & Feltz, 2011; Samuel, 2015).
Ad esempio, nel 2010, la UEFA (Union of European Football Associations) ha avviato un programma di formazione specializzato per giovani arbitri ad alto potenziale, denominato CORE (Center of Refereeing Excellence). Questo programma comprendeva una formazione di dieci giorni seguito poi da un corso di consolidamento di otto, dopo 4-6 mesi. In particolar modo, questa attività si concentrava su varie aree importanti per l'arbitro, come l'allenamento fisico, la preparazione delle partite, la gestione dei giocatori e la gestione dello stress (Chaplin, 2014).
I risultati di questo lavoro hanno indicato un marcato aumento del livello di supporto e formazione degli arbitri, contribuendo anche ad un miglioramento delle prestazioni arbitrali e facilitando lo sviluppo della loro carriera.
Ma può la preparazione mentale migliorare le abilità psicologiche arbitrali ?
All'interno delle abilità mentali, le convinzioni di efficacia sono forse una delle fonti chiave e fondamentali e sono strettamente collegate con la definizione degli obiettivi, la regolazione delle emozioni, la gestione dello stress, il dialogo interiore e la visualizzazione. In particolar modo gli arbitri più efficaci si comportano meglio in termini di accuratezza decisionale, livelli di forma fisica, comunicazione efficace con i giocatori e feedback esterno, inoltre sentono meno stress e maggiore soddisfazione (Guillén & Feltz, 2011).
Mathers e Brodie (2011) hanno proposto interventi di formazioni con arbitri di calcio scozzesi, attraverso le seguenti fasi: (1) istruzione, (2) valutazione, (3) apprendimento delle abilità mentali, (4) applicazione delle abilità mentali nel contesto sportivo e (5) valutazione. La formazione mentale si è concentrata principalmente sulla definizione di obiettivi di prestazione e sull'utilizzo della simulazione e visualizzazione mentale.
Anche Samuel, nel 2015, ha strutturato degli incontri di formazione prima dell'inizio della stagione sportiva, valutando la motivazione degli arbitri, l'utilizzo delle capacità mentali e le loro capacità attuali, utili per definire degli obiettivi personalizzati.
Se sei interessato ad altri articoli sugli arbitri puoi trovarli nella mia sezione dedicata, dove troverai anche i motivi per cui arbitrare, e cosa spinge ad arbitrare, ma anche il ruolo dell'arbitro nello sport giovanile e l'importanza dell'autoefficacia nel ruolo arbitrale, e molto altro.
BIBLIOGRAFIA
Catteeuw, P., Helsen, W., Gilis, B., & Wagemans, J. (2009). Decision-making skills, role specificity, and deliberate practice in association football refereeing. Journal of Sports Sciences, 27, 1125–1136.
Chaplin, M. (2014). CORE’s notable milestones. Retrieved from http://www.uefa.org/protectingthe-game/refereeing/news/newsid=2076324.html
Guillén, F., & Feltz, D. (2011). A conceptual model of referee efficacy. Frontiers in Psychology, 2, 1–5.
Mallo, J., Gonzalez Frutos, P., Juárez, D., & Navarro, E. (2012). Effect of positioning on the accuracy of decision-making of association football top-class referees and assistant referees during competitive matches. Journal of Sports Sciences, 30, 1437–1445.
Mathers, J. F., & Brodie, K. (2011). Elite refereeing in professional soccer: A case study of mental skills support. Journal of Sport Psychology in Action, 2, 171–182.
Samuel, R. D. (2015). A psychological preparation framework for elite soccer referees: A practitioner’s perspective. Journal of Sport Psychology in Action, 6, 170–187.
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