Diverse Federazioni Sportive hanno deciso di incorporare la tecnologia nel mondo arbitrale (ad esempio, il replay istantaneo, la VAR, l'occhio di falco, la Goal-Line Technology), principalmente per supportare il processo decisionale degli arbitri (Kolbinger & Lames, 2017) e gestire al meglio il gioco.
Tuttavia, sebbene gli aiuti tecnologici possano aumentare l'accuratezza del processo decisionale, possono anche minare l'autorità e la credibilità dell'arbitro agli occhi di giocatori, staff e tifosi (Kolbinger e Lames, 2017), oltre che compromettere il divertimento del gioco (Winand e Fergusson, 2018).
La credibilità e l'autorità sono un aspetto critico nella creazione di giustizia ed equità nello sport da parte dell'arbitro (Russell et al., 2019). Inoltre, gli ufficiali di gara potrebbero dover applicare abilità di autocontrollo, in caso di intervento tecnologico, per mantenere alta la fiducia in se stessi, la concentrazione sul gioco e la propria autorità (Samuel et al., 2018).
Infatti, se da un lato gli arbitri potrebbero sentirsi più sicuri che questo sistema possa aiutarli a evitare errori decisionali in situazioni critiche, così da non influenzare in modo significativo la partita, dall'altro però modificare una decisione presa a seguito dell'intervento del VAR potrebbe portare ad una scarsa valutazione dell'operato dell'arbitro, aumentando la pressione interna nelle decisioni.
Inoltre, l'inserimento di ausili tecnologici come il VAR nel processo di arbitraggio richiede metodi di formazione su misura, degli adattamenti a modelli mentali condivisi e una comunicazione efficace all'interno della squadra arbitrale (Samuel, 2015).
La comunicazione è un aspetto importante della gestione del gioco (Cunningham, Simmons e Mascarenhas, 2018; Mellick, Bull, Laugharne e Fleming, 2005). In particolar modo l'arbitro deve essere abile ad utilizzare una comunicazione decisionale che coinvolga l'attenzione dell'autore del fallo, proiettando fiducia nella decisione presa e promuovendo la percezione che sia giusta e corretta (Russell et al., 2019).
Questi risultati evidenziano l'importanza sia dell'autocontrollo nell'arbitraggio che di acquisire una comunicazione efficace, sottolineando l'importanza di strutturare degli incontri di formazione specifici con gli arbitri.
Pertanto, sono necessarie ulteriori ricerche per determinare gli effetti psicologici degli aiuti tecnologici nell'arbitraggio, considerando sia il punto di vista degli arbitri che quello dei giocatori, dello staff e dei tifosi.
Se sei interessato ad altri articoli sugli arbitri puoi trovarli nella mia sezione dedicata, dove troverai anche i motivi per cui arbitrare, ma anche il ruolo dell'arbitro nello sport giovanile e l'importanza dell'autoefficacia nel ruolo arbitrale, e molto altro.
BIBLIOGRAFIA
Cunningham, I., Simmons, P., & Mascarenhas, D. (2018). Sport officials’ strategies for managing interactions with players: Face-work on the front-stage. Psychology of Sport and Exercise, 39, 154–162.
Kolbinger, O., & Lames, M. (2017). Scientific approaches to technological officiating aids in game sports. Current Issues in Sport Science, 2, 001.
Mellick, M., Bull, P., Laugharne, E., & Fleming, S. (2005). Identifying best practice for referee decision communication in association and rugby union football: A microanalytic approach. Football Studies, 8, 42–57.
Russell, S., Renshaw, I., & Davids, K. (2019). How interacting constraints shape emergent decision-making of national-level football referees. Qualitative Research in Sport, Exercise and Health, 11, 573–588.
Samuel, R. D. (2015). A psychological preparation framework for elite soccer referees: A practitioner’s perspective. Journal of Sport Psychology in Action, 6, 170–187.
Samuel, R. D., Engelrt, C., Zhang, Q., & Basevitch, I. (2018). Hi ref, are you in control? Self-control, ego-depletion, and performance in soccer referees. Psychology of Sport and Exercise, 38, 167–175.
Winand, M., & Fergusson, C. (2018). More decision-aid technology in sport? An analysis of football supporters’ perceptions on goal line technology. Soccer & Society, 19, 966–985.
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