Nella semifinale di ritorno della Champions League 2019, il Liverpool perdeva 3 a 1 all'intervallo con il Barcellona, e visto che gli servivano 3 gol per passare il turno, l’allenatore del Liverpool, Jurgen Klopp, decise di inserire Georginio Wijnaldum, un centrocampista centrale, al posto del terzino sinistro infortunato, Andy Robertson. Poco dopo l’intervallo, Wijnaldum mise ha segno due gol nell’arco di due minuti riportando la sua squadra in parità, con la squadra di Klopp che alla fine ottenne una vittoria per 4-3, passando il turno e raggiungendo la finale, vinta poi con il Tottenham.
Sebbene la comprensione del processo decisionale degli atleti sia stata ben sviluppata nel corso degli anni, siamo meno informati su come gli allenatori esperti prendono le decisioni. I ricercatori hanno esaminato il processo decisionale degli allenatori durante l’allenamento (ad esempio, Collins & Collins, 2015; Collins et al., 2016) e quando prendono decisioni sulla selezione della squadra e dei talenti (ad esempio, Fiander et al., 2021; Lath et al., 2021). Tuttavia, pochi hanno studiato il processo decisionale durante la competizione, cioè quando le esigenze del compito richiedono sia decisioni immediate, rapide e accurate che l’acquisizione e l’integrazione di informazioni nel corso della gara.
Definito come uno dei migliori allenatori di calcio al mondo, infatti, è probabile che il processo decisionale di Klopp sia stato guidato da informazioni immediatamente pertinenti (ad esempio, il terzino sinistro che si infortuna) e da informazioni tattiche accumulate nel corso della partita (ad esempio, la possibile efficacia del nuovo schema di gioco per la sua squadra).
In un raro esempio di ricerca che ha indagato il processo decisionale durante la competizione, Almeida e colleghi (2019) hanno intervistato gli allenatori per identificare le informazioni che utilizzavano per prendere decisioni e migliorare le prestazioni della propria squadra. I ricercatori hanno osservato che gli allenatori aggiornavano le conoscenze tattiche durante le partite in base a fattori quali:
le prestazioni dei singoli giocatori,
la strategia della squadra avversaria,
fattori esterni come le condizioni del campo.
Harvey e colleghi (2015) hanno, invece, utilizzato il ricordo stimolato tramite video per intervistare tre allenatori esperti di basket, hockey su prato e pallavolo sulle decisioni che avevano preso nei recenti incontri competitivi. Gli allenatori hanno sottolineato che l'aggiornamento continuo delle conoscenze tattiche nel prendere le decisioni in gara è di maggiore importanza per un processo decisionale efficace, rispetto a decisioni più immediate e con limiti di tempo.
Infine, recentemente, sono stati utilizzati i resoconti verbali simultanei, di riflessione e pensieri ad alta voce, degli allenatori durante la visione di videoclip che rappresentavano la metà di una partita di calcio (Roca et al., 2022). Agli allenatori è stato chiesto di “pensare ad alta voce” continuamente mentre guardavano e allenavano la propria squadra in video. Inoltre, dopo aver finito di guardare queste clip, gli è stato chiesto di verbalizzare i loro pensieri su cosa avrebbero fatto o detto alla squadra durante l'intervallo.
Lo studio ha confermato che gli allenatori esperti hanno fatto più valutazioni, previsioni e dichiarazioni di pianificazione tattiche rispetto agli allenatori meno qualificati, e hanno principalmente monitorato le azioni o gli eventi di gioco in corso. Inoltre, durante l’intervallo, gli allenatori di calcio esperti hanno preso decisioni tattiche più appropriate, volte a migliorare le prestazioni di gioco della squadra per il secondo tempo, costruendo modelli situazionali efficaci. Al contrario, gli allenatori meno qualificati perdono importanti informazioni tattiche e strategiche perché monitorano principalmente le azioni o gli eventi di gioco in corso e si concentrano sull'area in cui si trova la palla (ad esempio, Roca et al., 2011, 2013b; Ward et al., 2003); inoltre nell'intervallo si impegnano principalmente nella valutazione di eventi precedentemente monitorati.
Questi risultati possono essere interpretati come prove a sostegno della Teoria della memoria di lavoro a lungo termine (Ericsson & Kintsch, 1995) in cui gli allenatori esperti, quando affrontano eventi simili derivanti da esperienze passate (acquisite attraverso un'ampia pratica deliberata), sono in grado di accedere rapidamente alle informazioni memorizzate rilevanti per il compito. Questo permette loro di impegnarsi nella pianificazione, previsione e valutazione degli eventi della partita e di rispondere a queste situazioni in modo più efficace.
Per concludere, la complessità e l’incertezza nel calcio aumentano la difficoltà del processo decisionale, sottolineando la necessità che gli allenatori possiedano capacità percettive-cognitive altamente efficaci ed efficienti (Williams & Jackson, 2019). Pertanto, è importante che gli allenatori alle prime armi siano sufficientemente esposti a formazioni e situazioni di campo in cui il processo di valutazione, pianificazione e aggiornamento delle conoscenze tattiche sia continuo (Harvey et al., 2015).
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Bibliografia
Per tutti i riferimenti bibliografici consultare l’articolo di Roca, André; Gomes, Cláudio; Murphy, Colm (2022). Cognitive processes underpinning soccer coaches’ decision-making during competition. Cardiff Metropolitan University. Journal contribution. https://hdl.handle.net/10779/cardiffmet.22059299.v1
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